Secondo «MF-Milano Finanza» il fondo svizzero di private equity starebbe per perfezionare l’acquisto della società italiana. Il comparto fa molto gola all’estero.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Il fondo di private equity svizzero Brera Partners, fondato da Andrew Borda e Tin Radosevic è aut passo dall’acquisto della quota di maggioranza di GbSapri. E’ quanto scrive il quotidiano italiano «MF-Milano Finanza» che alla fine dello scorso anno aveva anticipato l’avvio delle trattativa fra le parti.

La fila spiega il giornale, sarebbe ormai imminente e consentirebbe al fondo elvetico di fare la sua prima operazione nella Penisola. Se l’operazione verrà perfezionata sarà il secondo deal in meno di una settimana con cui una società estera porta a casa una società di brokeraggio assicurativo italiana.

Pochi giorni fa, infatti, il colosso inglese Ardonagh ha finalizzato la sua prima grande acquisizione in Italia acquistando Mediass.

Testa di ponte in Italia

Con l’acquisizione della maggioranza di GbSapri, Brera Partners andrà a costituire una testa di ponte in Italia che consentirà di effettuare altre future acquisizioni nel settore dell’intermediazione assicurativa, continuando a guardare sempre ad operatori familiari.

GbSapri è storica società di brokeraggio che a sua volta nel 2021 aveva rilevato la Rodinò & Partners fondata da Ugo Rodinò di Miglione per poi fonderla nella controllata Poliass. Un operatore tra i primi dieci del mercato, leader nella pubblica amministrazione e nel polo marine e consulente strategico per il Risk Management, presente nel mercato da oltre 70 anni, un broker globale che gestisce rischi in ogni ambito e settore.

Molti pretendenti

Il dossier GbSapri, secondo quanto si apprende, è stato studiato da diversi operatori interessati a crescere in Italia nel settore dell’intermediazione assicurativa. Dal fondo JcFlower agli statunitensi di Acrisure e agli inglesi di Pollen Street, che in Italia sono già entrati nel capitale del broker Wide.

A spuntarla è stata Brera Partners anche perché avrebbe consentito alle storiche famiglie azioniste della società (Bassi, Spagnoli, Poliseno e Mossa) di rimanere nel capitale. L’operazione, secondo indiscrezioni, varrebbe circa 50 milioni.

Futuro attivismo

Il settore del brokeraggio assicurativo continua a mostrare fermento in ottica M&A. Un trend che era stato anticipato dall’indagine Broker Tech realizzata alla fione dello scorso anno da EY e Italian Insurtech Association.

L’indagine aveva anticipato il futuro attivismo rilevando che l’85% dei player che ha effettuato una o più acquisizioni negli ultimi mesi pianifica di realizzarne altre nei prossimi 12, per rafforzare ulteriormente la presenza sul territorio o in un determinato settore o classe di rischio, tramite acquisizione di nuove competenze e canali distributivi.

Grandi gruppi

In campo ci sono grandi gruppi come Ardonagh appunto, o Howden che in Italia ha già chiuso una serie di operazioni, con Andrea Scagliarini spa e Tower prima, seguite l’anno dopo dall’acquisizione di Asi Insurance Broker, Nord Est Insurance e soprattutto da Assiteca, cui si sono aggiunti Assimovie (il principale broker assicurativo dell'industria cine-televisiva) e Wide Care Services.

Nel 2023 c’è poi stato l’ingresso del fondo di private equity inglese Pollen Street nel capitale del broker Wide.