La società ginevrina Msc della famiglia Aponte ha rilevato il 50% del capitale della società ferroviaria dal Fondo infrastrutturale statunitense Gip.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Mediterranean Shipping Company (Msc), dopo avere a lungo e inutilmente cercato di acquistare Alitalia, ha effettuato un nuovo rilevante investimento nel settore dei trasporti italiano divenendo il primo azionista individuale di Italo, la società privata che compete con Ferrovie dello Stato nel trasporto ferroviario italiano.

Nel dettaglio la società gestisce una flotta di 51 treni che collegano 51 città in tutta Italia e servindo oltre 20 milioni di passeggeri all'anno. Ha chiuso il bilancio 2022 con 701 milioni di euro di ricavi e 225 milioni di ebitda. Italo controlla anche Itabus, compagnia privata di trasporto passeggeri su gomma a lunga percorrenza.

Circa un miliardo di euro

Il deal ha valorizzato il 100% del capitale di Italo 4,2 miliardi di euro, cifra che comprende anche il debito pari a circa un miliardo di euro.

Nell’azionariato della società rimarranno Gip, con una quota residua del 22,6%, Allianz con l’11,5%, e alcuni soci fondatori come Luca Cordero di Montezemolo, Albero Bombassei e la famiglia Seragnoli con quote di circa lo 0,5% a testa. Montezemolo rimarrà presidente della società e Gianbattista Rocca amministratore delegato.

Impegno di lungo termine in Italia

Il deal «dimostra il nostro impegno di lunga data per l'Italia e il sostegno al trasporto ferroviario passeggeri ad alta velocità nel Paese. Crediamo fortemente nel potenziale di Italo per rafforzare ulteriormente la connettività ferroviaria in tutta Italia, ma anche nel mercato turistico nazionale», ha spiegato il presidente di Msc, Diego Aponte, sottolineando che l'accordo «riflette anche l'obiettivo del nostro gruppo di sviluppare ulteriormente modalità di trasporto sostenibili, sia per i passeggeri che per le merci».

Il progetto di Msc, secondo quanto si apprende, sarebbe di estendere il business di Italo anche alle merci, ampliando le sinergie con la logistica del gruppo cui fa capo anche la società ferroviaria MedWay Italia (trasporto merci su rotaia).

Il primo passo sarà quello di collegare nel trasporto dei passeggeri e la compagnia di crociera. Mentre il futuro di Italo sarà in Europa.

Occhio su Alpitour

Chi conosce Aponte sa che la sua ambizione è di coprire Terra, Mare e Cielo. Le ambizioni aeree finora sono state mortificate dalla sconfitta per i resti dell’Alitalia. Ma potrebbero essere rilanciate a breve da Alpitour.

Da tempo circolano indiscrezioni di un possibile interessamento della famiglia Aponte al gruppo che lavora nel turismo. Non solo potrebbe e interessare per le attività di tour operator, che potrebbero essere unite a quella di Cisalpina Tours già nel perimetro del gruppo svizzero, ma soprattutto per la compagnia aerea Neos, che colmerebbe il vuoto lasciato da Alitalia.

L’interessamento della famiglia Aponte non ha al momento trovato conferme. Ma la suggestione è che stiamo agendo sottobraccio per evitate che la loro sola presenza al tavolo delle trattative possa fare aumentare il prezzo dell’asset.