Mol del 36% per i Magazzini Generali delle Tagliate che offrono sia il servizio di stagionatura del formaggio sia il deposito in magazzino come pegno in garanzia per i prestiti bancari.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Magazzini Generali delle Tagliate (gruppo Credem) conta di chiudere il 2023 con ricavi pari a 6 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2022, con un Margine Operativo lordo di 2,2 milioni, pari al 36% del fatturato e con un utile ante imposte di circa 1 milione in crescita del 5% rispetto a dodici mesi fa.

Per il 2024 l’obiettivo è di confermare i dati 2023 in quanto non sono previsti incrementi di ricavi per incremento tariffe e neppure incrementi di giacenze in quanto è stata già raggiunta la saturazione ottimale del magazzino. Lo ha spiegato Giancarlo Ravanetti, vice direttore generale Magazzini Generali delle Tagliate, in un’intervista a finewsticino.ch.

In una fase di tassi d’interesse in crescita, l'anticipo merci rappresenta ancora una valida forma di finanziamento per gli operatori del settore?

I Magazzini Generali delle Tagliate offrono ai propri clienti sia il servizio industriale di gestione del formaggio sia il servizio di garanzia del prodotto in magazzino come pegno per i prestiti bancari. Le aziende agro-industriali possono quindi depositare le forme di Parmigiano all’interno dei magazzini della società, che le prende in custodia per tutta la fase di stagionatura, permettendo al formaggio di raggiungere la sua piena maturazione per essere immesso con massima qualità sul mercato.

Per tutto il periodo di deposito il capitale del produttore è immobilizzato poiché il formaggio non può ancora essere commercializzato. In questa fase il ruolo di sostegno da parte del Gruppo Credem diventa fondamentale, in quanto la stagionatura del prodotto comporta per i produttori un notevole impegno finanziario che necessita di essere sostenuto. In particolare, in questo contesto economico caratterizzato dall'aumento dei tassi di interesse, abbiamo riscontrato un forte aumento nella richiesta di fedi di deposito.

Quanto sono aumentate le richieste?

Dal 2022 ad oggi il 70% delle forme è dato in garanzia a Credem con un incremento del 15% rispetto al 2021. Il valore delle forme supera i 154 milioni di euro al 30 settembre 2023, a dimostrazione di come l'anticipo merci rappresenti ancora, per gli operatori del settore lattiero-caseario, una valida forma di finanziamento capace di unire tre caratteristiche importanti: prezzo, durata ed elasticità della linea di credito.

Come garantite la qualità del prodotto?

In MGT abbiamo un profondo rispetto e una particolare cura per le forme di Parmigiano Reggiano perché conosciamo molto bene il valore e l’importanza che hanno per il territorio, conservando ad oggi circa 500.000 forme per un valore di 220 milioni di euro (circa il 7% dell’intero mercato).

Nel dettaglio, un’adeguata stagionatura delle forme di formaggio, con il rispetto dei parametri di umidità, temperatura e pulizia, è favorita da strutture idonee con tecnologie avanzate, moderni impianti di climatizzazione e personale altamente qualificato. Per questo motivo investiamo sulle nostre persone e sulla loro formazione, sia sul campo sia in aula, con non meno di 30 ore pro capite per garantire una gestione corretta del prodotto.

La sostenibilità è ormai un tema trasversale a tutti i settori e sempre più sentito in banca. Voi quali attività state portando avanti?

R: Per rendere gli stabilimenti più sostenibili, la società ha l'obiettivo di aumentare l'efficacia energetica autoproducendo energia elettrica. Sono in programma investimenti per l’installazione di un impianto fotovoltaico di 850 kw da installare nello stabilimento di Montecavolo (RE), che garantiranno una autosufficienza per l’80% dell’energia consumata, mentre per lo stabilimento di Castelfranco (MO) questo impianto è già presente.

Inoltre, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, sono state attivate una serie di iniziative volte al risparmio energetico che, dati al 30 settembre 2023, hanno consentito una riduzione dei consumi pari al 25,90%.