Prospettive di carriera: Dubai e Singapore chiamano
Il sentiment nel settore finanziario svizzero si è «moderatamente stabilizzato» nel 2025. Tuttavia, l’incertezza persiste.
Le minacce geopolitiche — in particolare le tensioni commerciali tra le grandi potenze e l’imprevedibilità dell’amministrazione Trump — insieme al crescente rischio di attacchi informatici, alla continua pressione sui margini e all’ascesa rapida dell’intelligenza artificiale (AI), stanno frenando le aspettative.
Delusioni salariali
Quest’anno, il 44,0% dei professionisti del settore finanziario intervistati valuta le prospettive di carriera come «buone/intatte» e il 5,8% le ritiene «molto buone». Al contrario, il 35,8% le giudica «mediocri» e il 14,3% sconsiglia del tutto di entrare nel settore.
Anche le aspettative salariali si stanno confrontando con la realtà: più di uno su cinque (22,5%) non ha ricevuto alcun bonus quest’anno — in aumento rispetto al 19,5% dell’anno precedente. Solo il 7,7% (in calo rispetto al 14,4%) ha ricevuto un bonus superiore al 20% del salario; per il 15,7% il bonus ha superato il 10% (anno precedente: 17,2%).
Bonus più bassi previsti per il futuro
In questo contesto, solo il 2% dei dipendenti del settore finanziario si aspetta un aumento «significativo» di bonus e compensi variabili nei prossimi cinque anni, rispetto al 7,2% registrato l’anno precedente. Solo l’11,6% prevede «lievi» aumenti (in calo rispetto al 16,1% dello scorso anno).
Questi dati emergono dalla 14ª edizione del sondaggio annuale online sulle prospettive di carriera nel settore finanziario in Svizzera. L’indagine, rappresentativa di oltre 1.100 professionisti della finanza è stata condotta negli ultimi due mesi e realizzata da finews.ch, dallo Swiss Finance Institute (SFI) e dall’agenzia svizzera di comunicazione Communicators.
Settori con le migliori prospettive
Per i neolaureati e chi è all’inizio della carriera, il settore finanziario svizzero continua ad essere interessante — soprattutto per chi possiede competenze negli ambiti più richiesti. I campi con le prospettive più promettenti includono:
- Digital Banking & Fintech: C’è grande richiesta di esperti in interfacce digitali per il cliente basate su intelligenza artificiale, blockchain e cybersicurezza.
 
- ESG & Finanza sostenibile: Sono molto ricercati i professionisti che si occupano di green bond, rendicontazione di sostenibilità e gestione dei rischi climatici.
 - Risk Management & Compliance: Con regole sempre più stringenti, diventano fondamentali le figure specializzate in antiriciclaggio, protezione dei dati e procedure di compliance.
 - Private Wealth & Asset Management: In un contesto di mercati volatili, la clientela privata benestante cerca soluzioni su misura — creando opportunità per gestori di portafoglio e consulenti finanziari altamente qualificati.
 
Allo stesso tempo, chi entra oggi nel settore deve dimostrare una forte disponibilità ad apprendere in modo continuo, per stare al passo con l’innovazione tecnologica e la crescente complessità normativa. Le migliori prospettive vanno a chi è giovane, flessibile (e disposto a spostarsi), competente sul piano tecnologico e specializzato.
Centri finanziari emergenti
In questo contesto, all’estero si aprono grandi opportunità, in particolare nei centri finanziari dove banche e assicurazioni svizzere sono già ben radicate. Sebbene Zurigo (con il 9,62% delle preferenze) mantenga ancora il terzo posto, centri emergenti come Singapore (32,9%) e Dubai (30,6%) sono considerati i più promettenti per il futuro, secondo i risultati del sondaggio.
Questo favorisce una delocalizzazione dei posti di lavoro fuori dalla Svizzera — una tendenza che potrebbe intensificarsi ulteriormente qualora UBS decidesse di trasferire all’estero la propria sede o delle business unit chiave.
Tre tendenze del settore nel 2025
«Il progressivo declino delle filiali bancarie tradizionali è un fenomeno comprensibile, spinto da processi di consolidamento, innovazione tecnologica e programmi di efficientamento», ha commentato Markus Bürgi, Chief Financial and Operating Officer dello Swiss Finance Institute (SFI). «Diventa quindi ancora più importante preservare la competitività del settore bancario svizzero puntando su talenti altamente qualificati, innovazione e regolamentazione equilibrata.»
Guardando avanti, si delineano tre tendenze chiave per il settore:
- Normalizzazione dei tassi d’interesse: La Banca nazionale svizzera (BNS) non ha annunciato nuovi aumenti dei tassi per il 2025, alleggerendo i costi di rifinanziamento.
 - Digitalizzazione e fintech: La crescita di robo-advisory, pagamenti digitali e servizi basati su blockchain crea nuove opportunità di carriera.
 - Finanza sostenibile: Green bond, investimenti a impatto e rating ESG diventano più complessi a causa dell’evoluzione dei requisiti normativi.
 
Il sondaggio di quest’anno sulle prospettive di carriera nel settore finanziario svizzero ha raccolto le risposte di 1.139 partecipanti, di cui l’81,2% uomini e il 15,9% donne (rispetto al 20,9% dell’anno precedente). Un ulteriore 2,9% ha preferito non dichiarare il proprio genere. Tra i rispondenti, il 9,2% aveva un’età compresa tra 20 e 30 anni, il 29,4% tra 30 e 45 anni, il 46,1% tra 45 e 60 anni, e il 15,3% oltre i 60 anni. Inoltre, il 34,9% possedeva un Master universitario, il 12,0% un Master di una scuola universitaria professionale, e l’11,6% un diploma professionale superiore svizzero (Eidg. Höhere Fachprüfung). Il sondaggio viene condotto annualmente dal 2012.



      
      