Cassa Lombarda: nuovo piano e shopping in Banca Profilo
Di Maria Chiara Consoli, redattrice di finewsticino.ch a Milano
Cassa Lombarda è stata a lungo al centro di indiscrezioni su un possibile matrimonio con un altro istituto. Nulla di fatto: la banca ha deciso di proseguire in autonomia varando un nuovo piano industriale per sostenere la crescita organica.
Invece di acquistare banche, l’istituto sfrutta il forte dinamismo del mercato italiano per attrarre professionisti capaci di portare masse rilevanti. Nel mirino, secondo il mercato, c’è Banca Profilo – guidata da Matteo Arpe – nel pieno di una fase di transizione.
Un nome caldo: Aragnetti Bellardi
Tra i possibili ingressi viene accreditato Mario Aragnetti Bellardi, attuale responsabile del private banking di Banca Profilo, dato in avvicinamento a Cassa Lombarda.
Meno confermate ma circolanti sono anche voci su Fabio Candeli, fino a poche settimane fa amministratore delegato e direttore generale di Banca Profilo, che potrebbe seguire la stessa rotta.
Uscita soft e tempi graduali
Candeli – che a inizio carriera ha militato in Credit Suisse First Boston – vorrebbe lasciare Profilo senza rompere i legami con Arpe, e per questo valuterebbe tempi più lunghi per l’uscita. Ma non basta.
Cassa Lombarda risulta attiva anche sul fronte Mediobanca, in linea con la corsa ai talenti che anima gran parte dell’industria bancaria italiana (e non solo).
Obiettivi: masse a 7,3 miliardi
L’aumento del numero di private banker è uno dei pilastri del piano 2026–2028: entro fine orizzonte la banca punta a una raccolta netta progressiva superiore a 1 miliardo di euro e masse totali a 7,3 miliardi, dai 6,3 miliardi del 30 giugno 2025. A fine piano l’utile netto è atteso oltre i 10 milioni di euro (da 6,2 milioni nel 2024), con cost/income stabilizzato al 70%.
Previsti investimenti per circa 13 milioni complessivi, rafforzamento della presenza territoriale e l’ingresso di una decina di nuovi professionisti tra private banker e consulenti finanziari nel triennio. Sul fronte brand, la banca investirà in comunicazione con un redesign grafico e visivo per aumentare visibilità e attrattività.
IT, AI e RPA per l’efficienza
Sul piano tecnologico è in programma la migrazione in private cloud e l’adozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale e Robotic Process Automation. L’efficienza operativa passerà dalla focalizzazione sulle attività core e da processi più agili e digitali.
Il modello retributivo sarà rivisto per valorizzare il merito e allineare maggiormente le performance agli obiettivi, aumentando il peso della componente variabile. La solidità patrimoniale resta prioritaria: il Total Capital Ratio è atteso stabile e superiore al 24% per l’intero orizzonte di piano.
La visione del CEO
«Il nuovo Piano Industriale rappresenta un passaggio cruciale nel nostro percorso di crescita e nasce da una visione chiara: costruire oggi la tradizione di domani, mettendo al centro persone, qualità e innovazione», ha dichiarato Paolo Vistalli, amministratore delegato e direttore generale.
«Vogliamo consolidare il posizionamento nel private banking italiano restando fedeli alla nostra identità di boutique indipendente d’eccellenza e sviluppando il modello di architettura aperta, con un ruolo chiave della consulenza evoluta, incluso il wealth planning», ha aggiunto Vistalli.