La nuova emissione a 15 anni ha ricevuto una domanda pari a circa otto volte l’offerta da 10 miliardi. Forte interesse dall’estero. Aumenta quota debito italiano in portafoglio alle famiglie.

Dell'inviato Giuseppe Failla, pubblicista italiano di finewsticino.ch

Non accenna a placarsi la fame del mercato per i titoli del debito italiano. Il Ministero del Tesoro ha collocato un Btp a 15 anni e scadenza al 1° ottobre del 2039, per un controvalore di 10 miliardi di euro.

Anche in questo caso, come accaduto per tutte le ultime emissioni del Tesoro, il Btp è stato oggetto di una super-domanda. Alla chiusura del book gli ordini ammontavano a circa 76 miliardi di euro, quasi otto volte l’offerta.

Far sorridere il Ministro

Non è un record assoluto visto che il titolo a 15 anni andato in asta nel 2021 aveva fatto registrare ordini per 105 miliardi, ma si tratta di una performance comunque considerevole.

Il successo ha fatto restringere il rendimento rispetto alla guidance iniziali. Il titolo è stato emesso sotto la pari, al prezzo di 99,68, per un rendimento annuo a scadenza del 4,22% di mezzo punto percentuale superiore a quello offerto dal Btp a 10 anni e pari al 3,72%.

Lo spaccato della domanda è destinato a far sorridere il Ministro del Tesoro Giancarlo Giorgetti: infatti a una forte domanda dall’estero si è affiancata la crescente propensione delle famiglie italiane ad avere in portafoglio quote sempre crescenti dei titoli di stato nazionali.

Forte domanda estera

Il 70% della domanda è giunta dall’estero. Questa può essere letta come una vittoria personale del Ministro delle Finanze Giancarlo Giorgetti che, in occasione del recente vertice di Davos, ha incontrato una pluralità di investitori finanziari specializzato in titoli di Stadio per convincerli dell’opportunità rappresentata dalle obbligazioni statali.

Andando ad analizzare lo spaccato della domanda estera si nota come il Regno Unito pesi per il 23% seguito da Spagna e Portogallo per l’11% del totale. Un terzo degli istituzionali sono stati asset manager, per il 13% assicurazioni, per l’11% banche centrali e istituzioni.

Un mix negativo

Altro motivo si sorriso per Giorgetti è la continua crescita della quantità di debito pubblico in mano alle famiglie italiane. Nell’ultimo biennio, secondo i dati raccolti dalla Fabi, la quota di Bot e Btp detenuta dai piccoli risparmiatori è più che raddoppiata passando dal 6,4% al 13,5% delle obbligazioni emesse dal Tesoro.

A favorire il successo del debito pubblico hanno contribuito da un lato l’inflazione e dall’altro la scarsa remunerazione dei depositi e dei conti correnti da parte delle banche. Un mix negativo che ha spinto i correntisti a spostare la liquidità e i risparmi su forme più remunerative di investimento.

A fine mese BtP Valore

Il Ministero del Tesoro la scorsa settimana ha inoltre reso noto che la terza emissione del Btp Valore avrà luogo da lunedì 26 febbraio a venerdì 1 marzo (fino alle ore 13h00), salvo chiusura anticipata. I Btp Valore sono i buoni del Tesoro garantiti dallo Stato, dedicati esclusivamente al mercato retail.

Il titolo avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo step up di 3+3 anni, nonché un extra premio finale di fedeltà pari allo 0,7% per chi lo acquista durante i giorni di collocamento e lo detiene fino alla scadenza.

Un anno molto buono

Massimo Antonio Doris 555

Massimo Doris, Amministratore Delegato di Banca Mediolanum (immagine: BM)

I rendimenti crescenti delle obbligazioni corporale dovrebbero con sentire al risparmio gestito di non essere penalizzati dal successo dei titoli di Stato italiani. Ne èp convinto Massimo Doris, amministratore delegato di Banca Mediolanum oltre che presidente di Assoreti.

«A breve – ha spiegato – il Tesoro lancerà un nuovo Btp Valore e sicuramente raccoglierà tanto. Ma sono convinto che, con i fondi obbligazionari che stanno rendendo bene e dunque sono più facili da proporre e con i clienti che possono approfittare delle plusvalenze sui Btp comprati l'anno scorso o di quelli in scadenza, sono convito che sarà un anno molto buono dal punto di vista della raccolta».