Banche private: i patrimoni dei clienti superano la soglia magica

Lo scorso anno le banche private svizzere hanno registrato risultati decisamente positivi. Lo sviluppo favorevole dei mercati finanziari e i consistenti afflussi di nuovo denaro netto hanno sostenuto la crescita degli attivi in gestione, mentre il numero degli istituti continua a diminuire.

Secondo uno studio pubblicato giovedì dalla società di consulenza PwC, nel 2024 tutti i gruppi di banche private svizzere e del Liechtenstein hanno registrato una crescita a due cifre degli assets under management (AuM).

PwC distingue fra banche piccole (AuM < 5 miliardi die franchi), medie (AuM 5-50 miliardi die franchi) e grandi (AuM > 50 miliardi die franchi) tra i 74 istituti analizzati.

Forti afflussi di nuovo denaro

I principali motori della crescita sono stati l’andamento positivo dei mercati e l’ottimismo degli investitori, in particolare negli Stati Uniti.

Tutte le banche analizzate hanno beneficiato di condizioni di mercato favorevoli; diverse hanno raggiunto nuovi massimi nei patrimoni dei clienti. La fiducia dei mercati nel 2024 ha inoltre favorito afflussi significativi di nuovo denaro netto (Net New Money, NNM).

Grandi banche private in ritardo

Le grandi banche private hanno gestito per la prima volta complessivamente 3 025 miliardi die franchi), superando la soglia dei tre trilioni di franchi. Tuttavia, la loro quota di NNM nel totale della crescita è stata relativamente modesta, pari al 2,2 %. Le banche piccole e medie hanno registrato afflussi nettamente superiori del 4,5 % e del 4,9 % rispettivamente.

PwC attribuisce la solida raccolta registrata da alcuni istituti alla coerenza dei piani strategici, alla capacità di attrarre clienti dalle grandi banche, a un business model chiaro e a un posizionamento geografico mirato. Tuttavia, nei primi mesi del 2025 il quadro si è fatto piu‘ incerto a causa delle turbolenze sui mercati finanziari.

Afflussi destinati a ridursi

Sebbene tutte le categorie di banche private dovrebbero continuare ad attrarre nuovo denaro, PwC prevede tassi di afflusso più contenuti a causa della concorrenza sempre più accesa nel settore.

Cambiamento del mix di ricavi

Sul fronte dei ricavi, il 2024 ha segnato un cambio di paradigma. Dopo che nel 2023 l’aumento dei tassi aveva garantito forti proventi da interessi, il calo dei tassi a partire da marzo 2024 ha compresso i margini.

Di conseguenza, il business legato a commissioni e servizi (Net Fee and Commission Income, NFCI) – tradizionalmente principale fonte di ricavi per le banche private – è tornato in primo piano. Pur restando stabili rispetto agli AuM, gli NFCI sono cresciuti in valore assoluto del 7-9 % in tutti i gruppi, compensando in larga misura il calo dei proventi da interessi.

Elevata dipendenza dai proventi da interessi per le banche piccole

Considerando la media degli ultimi 3 anni, i depositi dei clienti rappresentano circa il 16 % degli AuM nelle banche piccole, l’11 % nelle medie e il 10 % nelle grandi.

La forte dipendenza dai proventi da interessi è confermata anche dal peso dei crediti: 8 % in media per banche piccole e medie, contro il 5 % per le grandi.

Pressione sui margini

Dal 2022 i margini NFCI sono in stagnazione, segno di una crescente pressione sui prezzi dovuta a clienti sempre più sensibili ai costi e a una concorrenza elevata.

Contemporaneamente, il settore deve affrontare cambiamenti strutturali: l’aumento degli investimenti IT, l’evoluzione delle aspettative della clientela, la digitalizzazione e le nuove normative mettono sotto pressione i modelli di business tradizionali e aumentano i costi operativi.

La concentrazione prosegue

Il numero di banche specializzate nella gestione patrimoniale è sceso da oltre 150 a meno di 90 negli ultimi anni. PwC prevede che nei prossimi anni scenderà a meno di 60.

Tuttavia, la concentrazione non è solo negativa: «Meno banche, ma più solide, domineranno il mercato. Gli istituti rimasti hanno dimostrato capacità di adattamento, ripensando con successo i propri modelli di business in un contesto in evoluzione».