UBS accelera: porta avanti l’integrazione e abbraccia l’IA
UBS ha registrato un utile netto di 2,4 miliardi di dollari nel secondo trimestre e di 4,1 miliardi nella prima metà dell’anno, secondo un comunicato stampa diffuso mercoledì. I risultati sono leggermente migliori di quanto previsto dagli analisti finanziari.
«Abbiamo mantenuto un forte slancio in un trimestre iniziato con estrema volatilità, restando vicini ai nostri clienti e portando avanti i piani di integrazione», ha dichiarato il CEO di UBS Sergio Ermotti.
Massimo storico
Il dinamismo della clientela è rimasto buono nonostante un mercato difficile, con 38 miliardi di dollari di nuovi afflussi netti nella divisione Global Wealth Management (GWM) e ricavi record nell’attività di Prime Brokerage.
Il reddito da transazioni nella GWM è aumentato del 12% su base annua, mentre gli asset in gestione hanno raggiunto il massimo storico di 6,6 trilioni di dollari.
Migrazione completa entro il primo trimestre 2026
UBS ha confermato di aver già trasferito circa un terzo dei conti clienti da Credit Suisse a UBS Svizzera. La migrazione completa è attesa entro il primo trimestre del 2026. Anche le semplificazioni delle entità legali negli Stati Uniti e in Europa hanno registrato progressi significativi.
,Ci stiamo preparando per un successo di lungo periodo, rafforzando ulteriormente le nostre capacità globali, investendo nelle infrastrutture future e nell’intelligenza artificiale, e partecipando attivamente al dibattito sulla regolamentazione futura in Svizzera», ha dichiarato Ermotti.
Nel secondo trimestre, la banca ha ottenuto ulteriori risparmi lordi per 700 milioni di dollari, portando al 70% il totale dei risparmi già realizzati rispetto all’obiettivo complessivo di 13 miliardi. Le attività di dismissione hanno incluso la chiusura di circa 700 sistemi informatici, pari al 56% delle applicazioni ex Credit Suisse.
Bilancio solido in ogni sua fase
Il gruppo ha inoltre completato riacquisti di azioni per 500 milioni di dollari nel secondo trimestre e prevede di raggiungere i 2 miliardi entro fine anno.
«Abbiamo mantenuto un bilancio solido e flessibile, rispettando al contempo i nostri piani di remunerazione del capitale. La nostra capacità di generare capitale finanzia investimenti e rendimenti sostenibili per gli azionisti», ha sottolineato il CEO.
Il rapporto prestiti/depositi del gruppo si è attestato su un prudente 81%, con un costo del rischio di soli 10 punti base. Nel trimestre, l’erogazione di credito in Svizzera ha raggiunto i 40 miliardi di franchi, a conferma dell’impegno di UBS verso l’economia locale.
Assistente AI a tutti i dipendenti entro inizio 2026
Uno degli aspetti principali è stato l’accelerazione degli investimenti di UBS nell’intelligenza artificiale generativa. Nel 2025 sono già state dismesse oltre 1.100 applicazioni aziendali legacy, e solo nel secondo trimestre la banca ha gestito 8 milioni di richieste tramite strumenti AI.
L’assistente AI proprietario di UBS, «Red», che offre agli utenti un accesso intelligente ai prodotti, alle ricerche e ai report del CIO, è disponibile al momento a 52.000 dipendenti, ma lo sarà per tutti entro la prima metà del 2026.
Collaborazione con l’Università di Oxford
La banca ha inoltre avviato un programma aziendale di sviluppo della leadership nell’ambito dell’intelligenza artificiale in collaborazione con l’Università di Oxford, coinvolgendo oltre 250 dirigenti senior per favorirne l’adozione e promuovere una trasformazione etica.
Il Gruppo supporta ora più di 280 casi d’uso attivi di AI in tutta l’organizzazione, con un aumento del 10% rispetto al primo trimestre. «Questo ci permette di mantenere il nostro impegno a supporto di tutte le comunità in cui viviamo e lavoriamo», ha dichiarato Ermotti.
Impegno nel dibattito sulla regolamentazione
Guardando avanti, UBS prevede un margine di interesse netto stabile in Svizzera e un lieve incremento espresso in dollari.
Sebbene l’attività di trading si stia normalizzando dopo la volatilità del primo trimestre, UBS prevede circa 400 milioni di dollari di ricavi da pull-to-par per contribuire a compensare le spese di integrazione.
Integrazione e innovazione
La banca conferma la fiducia nel raggiungimento degli obiettivi finanziari per il 2025 e il 2026, grazie a un modello di business diversificato e all’impegno costante nell’implementazione dei piani di crescita, integrazione e innovazione.
«Siamo impegnati attivamente nel dibattito sulla regolamentazione futura in Svizzera, mantenendo al contempo il nostro impegno verso comunità e clienti», ha ribadito il CEO di UBS.