Andrea Orcel spegne BPM, accende i conti
Unicredit ha registrato «risultati finanziari eccellenti, con un secondo trimestre da record che contribuisce al miglior primo semestre nella storia della banca», ha dichiarato mercoledì l’amministratore delegato Andrea Orcel, presentando i risultati semestrali del gruppo per il 2025.
L’utile netto del primo semestre 2025 ha raggiunto i 6,1 miliardi di euro, di cui 3,3 miliardi realizzati nel solo secondo trimestre. L’utile netto rettificato – al netto degli elementi straordinari – ha toccato anch’esso livelli record: 2,9 miliardi di euro nel secondo trimestre e 5,7 miliardi nel primo semestre, entrambi in crescita dell’8% rispetto all’anno precedente. I ricavi core del secondo trimestre sono stati pari a 5,9 miliardi di euro, con un aumento dell’1,3% su base annua.
Unicredit ha inoltre riportato un rapporto costi/ricavi «tra i migliori del settore», inferiore al 36%, escludendo gli effetti straordinari. «Ciò dimostra la nostra efficienza nei costi pur continuando a investire», ha osservato Andrea Orcel. La guidance per l’intero 2025 è stata rivista al rialzo, con un utile netto atteso di circa 10,5 miliardi di euro.
Dividendi in aumento e nuova ambizione al 2027
Anche le previsioni di distribuzione agli azionisti per il 2025 sono state riviste al rialzo, con almeno 9,5 miliardi di euro previsti, di cui almeno 4,75 miliardi in dividendi in contanti.
«Questa performance eccezionale nel primo semestre, unita a ulteriori leve di crescita futura, ci consente di alzare sia le previsioni per il 2025 che le ambizioni per il 2027. Puntiamo ad almeno 30 miliardi di euro in distribuzioni totali agli azionisti, inclusi almeno 15 miliardi in dividendi in contanti dal 2025 al 2027. Guardiamo al futuro con fiducia», ha dichiarato Orcel.
Risultato ancora più significativo nel contesto attuale
«Raggiungere questi risultati nell’attuale contesto macroeconomico rende questo traguardo ancora più significativo per il nostro team», ha sottolineato. Secondo Unicredit, la piena integrazione patrimoniale di Commerzbank e Alpha Bank contribuirà a migliorare ulteriormente i risultati a partire dal 2026.
Durante la conference call di presentazione dei risultati, Orcel ha anche affrontato il tema del ritiro dell’offerta pubblica di scambio su Banco BPM, annunciato martedì. «È stata una decisione difficile ma corretta per i nostri stakeholder», ha affermato.
Il ritiro dell’offerta su BPM e il nodo del golden power
La sospensione dell’offerta è stata resa pubblica il 22 luglio. Per il momento, Unicredit ha ritirato formalmente la propria offerta su Banco BPM.
Dopo una lunga riunione del consiglio di amministrazione, Orcel ha spiegato: «Non è stata soddisfatta la condizione necessaria per ottenere l’autorizzazione relativa al golden power».
Ha aggiunto inoltre: «Il processo è stato condizionato dalla clausola sul golden power, invocata con insistenza dal top management di BPM, il che ci ha impedito di dialogare con gli azionisti di BPM come avverrebbe in una normale procedura d’offerta».
Nessuna operazione di M&A in corso
Orcel ha concluso chiarendo che al momento non sono in corso operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni). «Il nostro compito non è fare M&A a tutti i costi, ma creare valore», ha dichiarato.