UBS cresce e accelera sull’integrazione di Credit Suisse
UBS, che ha sede a Zurigo, ha registrato un utile netto di 2,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2025, in forte aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile operativo ante imposte è stato di 3,6 miliardi di dollari, con un ritorno sul capitale CET1 del 13,5%, ha comunicato la banca mercoledì.
I risultati sono stati sostenuti da una forte attività di trading, dall’afflusso di clienti e da una gestione dei costi rigorosa nei settori Global Wealth Management, Personal & Corporate Banking e Global Markets.
Creazione di valore di lungo termine
Il CEO Sergio Ermotti ha sottolineato che la performance di UBS riflette un forte slancio nei suoi business core e l’esecuzione disciplinata delle priorità strategiche. Con traguardi di integrazione raggiunti in anticipo, solidi afflussi e investimenti continui in tecnologia, UBS si sta posizionando per una crescita e una creazione di valore sostenibili nel lungo termine.
«Il bilancio, pilastro chiave della nostra strategia, resta solido, permettendoci di avanzare nell’integrazione e di prepararci a una crescita e a una creazione di valore di lungo termine», ha dichiarato.
Gli asset investiti trimestrali sono cresciuti del 4% rispetto al trimestre precedente, raggiungendo i 6,9 trilioni di dollari, con il Global Wealth Management che ha contribuito con nuovi asset netti per 38 miliardi di dollari. Gli asset investiti di UBS hanno superato la soglia dei 7 trilioni di dollari, a testimonianza della solidità della sua piattaforma nonostante un contesto macroeconomico incerto.
Progressi nell’integrazione e risparmi sui costi
UBS ha riportato eccellenti progressi nell’integrazione di Credit Suisse, avendo migrato oltre due terzi dei conti clienti registrati in Svizzera e completato sostanzialmente l’integrazione dell’Asset Management.
La banca ha già raggiunto 10 miliardi di dollari dei 13 miliardi previsti in sinergie sui costi, ben in anticipo rispetto ai tempi previsti, rappresentando il 77% dei risparmi target entro la fine del 2026.
Il gruppo ha inoltre realizzato 0,9 miliardi di dollari di risparmi lordi sui costi nel trimestre grazie alla razionalizzazione IT, alla dismissione di sistemi legacy e all’ottimizzazione dei data center.
UBS è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo di riduzioni cumulative dei costi di 10 miliardi di dollari entro fine 2025, dimostrando disciplina operativa e capacità di esecuzione.
Aumento a doppia cifra del dividendo 2025
UBS ha riaffermato il suo impegno a supportare famiglie e imprese svizzere, erogando o rinnovando prestiti per 40 miliardi di franchi durante il trimestre. Con un rapporto prestiti/depositi dell’83% e un costo del rischio di soli sei punti base, la banca continua a privilegiare prudenza e stabilità. La sua base di capitale resta solida, con un CET1 ratio del 14,8% e un leverage ratio del 4,6%.
La solidità del bilancio del gruppo permette a UBS di perseguire una politica attiva di ritorno del capitale, con 1,1 miliardi di dollari di riacquisto azioni completati nel terzo trimestre e fino a ulteriori 0,9 miliardi di dollari pianificati.
UBS ha confermato l’obiettivo di un aumento del dividendo a doppia cifra per il 2025.
Investimenti in tecnologia e sviluppo futuro
UBS continua a investire in tecnologia e innovazione per migliorare produttività e servizio ai clienti.
La banca ha introdotto il proprio assistente AI interno, Red, e implementato Microsoft Copilot in tutta l’organizzazione, rendendoli disponibili a oltre 85.000 dipendenti.
Questi strumenti fanno parte della strategia più ampia di UBS di integrare l’AI nelle operazioni e di ottenere risultati concreti e orientati al cliente.
Il gruppo ha inoltre compiuto un passo significativo nella sua espansione negli Stati Uniti presentando una domanda per una licenza bancaria nazionale, con l’obiettivo di ampliare l’offerta di servizi e rafforzare la propria presenza nel più grande mercato patrimoniale del mondo.



