La politica prudente e l’ampliamento dell’offerta nei pagamenti B2B hanno consentito alla banca luganese di far crescere reddito e profitti.

Il gruppo Cornèr ha chiuso il 2023 con ricavi che hanno raggiunto i 506 milioni di franchi svizzeri con un incremento del 16 % rispetto all’esercizio precedente e con un utile netto pari a 74,9 milioni in progresso del 41 % rispetto al risultato mandato agli archivi nel 2022.

Questo risultato permette al Gruppo di rafforzare ulteriormente la propria solidità patrimoniale con i fondi propri che passano da 1,076 miliardi a 1,155 miliardi di franchi svizzeri, rappresentando il triplo di quanto prescritto dalla legge. La somma di bilancio sfiora gli 8 miliardi, in diminuzione del 12,4%. Questo risultato deriva dal ritrovato interesse della clientela a investire i propri depositi e dal minor utilizzo da parte dei clienti delle linee di credito concesse.

Una condotta da sempre orientata al pragmatismo

«A fronte di un assetto geopolitico ed economico incerto, spiega la banca in una nota, la politica prudenziale del Gruppo Cornèr, unita ad una condotta da sempre orientata al pragmatismo, si sono rivelate ancora una volta qualità vincent». Quello appena concluso è stato il 72* esercizio del Gruppo Cornèr. La banca è stata fondata a Lugano nel 1952.

La liquidità del Gruppo prevalentemente in deposito presso la Banca Nazionale Svizzera, era paria fine anno a circa 1,5 miliardi di franchi svizzeri. In generale tutte le attività del Gruppo Cornèr hanno registrato una buona crescita compensando il calo dei ricavi da commissioni riconducibile al rafforzamento del franco svizzero.

Robusto margine interesse

I ricavi, pari a 506 milioni di franchi, sono stati sostenuti dal provento delle operazioni su interessi, che è aumentato del 37,7 % a 188,1 milioni di franchi e dal risultato da attività di negoziazione che è cresciuto del 10% rispetto ai dodici mesi precedenti a 110 milioni.

Questi risultati, spiega ancora la banca, determinati in buona parte dal rialzo dei tassi d’interesse e dalle opportunità di mercato, hanno compensato il minor ricavo da operazioni su commissione e prestazioni di servizio pari a 197,5 milioni di franchi, con una variazione marginale del 2,7% a motivo della forza del franco svizzero.

Gli altri dati del conto economico evidenziano un contenuto incremento dei costi di esercizio pari al 3,5 % a 324,1 milioni di franchi e imposte pari a 24,8 milioni, prevalentemente corrisposte in Ticino.

Offerta di pagamenti B2B con carte virtuali per i clienti commerciali

La banca ha beneficiato anche della strategia di espansione nell’offerta di pagamenti B2B. Banca Cornèr, che è stata la prima a emettere carte Visa in Svizzera nel 1975, nel corso del passato esercizio ha ampliato la propria offerta di pagamenti B2B con carte virtuali per i clienti commerciali con l’introduzione di Visa Commercial Pay.

Nel 2022, il Gruppo Cornèr è stato il primo gruppo bancario a lanciare in Europa la soluzione Visa Commercial Pay. L'offerta consente agli istituti finanziari di implementare la strategia dei pagamenti virtuali delle loro aziende clienti e di promuovere ulteriormente l'innovazione collegandosi alle principali piattaforme di gestione delle fatture, il tutto attraverso un'unica connessione. Questo processo migliora il flusso di cassa delle aziende e sostituisce i processi manuali obsoleti.

Cresce occupazione

Alla fine del 2023 il Gruppo Cornèr occupava 1.099 collaboratori a tempo pieno, di cui 960 in Ticino, 115 nel resto della Svizzera e 24 all’estero. Il totale dei collaboratori a tempo pieno è aumentato di 42 unità al netto della riduzione di 96, riconducibile alla cessione al management locale dell’affiliata slovena Dinit.