Un’acquisizione storica – nasce il terzo polo bancario italiano

La banca Monte dei Paschi di Siena (MPS) ha preso il controllo della rivale Mediobanca superando il 50% delle azioni, dando vita al terzo polo bancario italiano. Lo ha annunciato MPS in un comunicato ufficiale.

Nonostante l’offerta fosse stata definita «ostile» dal consiglio di amministrazione di Mediobanca, MPS è riuscita a conquistare il 62,3% del capitale della rivale al termine dell’offerta pubblica d’acquisto.

Una nuova forza competitiva

«Questa operazione segna la nascita di una nuova forza competitiva tra i leader del settore bancario italiano, con una gamma ampia e diversificata di prodotti e servizi per famiglie, imprese e territori», si legge nella nota diffusa in serata.

Nell’ultimo giorno dell’OPA, MPS ha raccolto 134.114.712 azioni di Mediobanca. In totale, dall’inizio dell’offerta, ha accumulato 506.633.074 azioni, secondo i dati provvisori diffusi dalla banca.

La reazione di Mediobanca

Il consiglio di amministrazione di Mediobanca, che aveva bollato l’offerta come «inadeguata» e «priva di logica industriale», potrebbe ora dimettersi, secondo quanto riportato dall’agenzia Radiocor.

Il 2 settembre MPS aveva rafforzato l’offerta aggiungendo 0,9 euro in contanti per azione, per un bonus complessivo di circa 750 milioni di euro. Il prezzo di acquisto per azione è così salito a 20,776 euro, in linea con le quotazioni di mercato.

I prossimi passi

I risultati definitivi dell’offerta saranno comunicati il 12 settembre, precisa MPS. Superando la soglia del 50%, la banca potrà ora realizzare importanti sinergie tra retail e investment banking, oltre a benefici fiscali rilevanti.

Considerata un tempo l’anello debole del settore, MPS aveva sorpreso i mercati a fine gennaio con la sua offerta su Mediobanca, nonostante la propria capitalizzazione (9,7 miliardi di euro al 2 settembre) fosse nettamente inferiore a quella della rivale (16,5 miliardi).

Il salvataggio statale

Fondata nel 1472, MPS era stata salvata nel 2017 con un intervento pubblico da 5,4 miliardi di euro. Lo Stato italiano, diventato azionista principale, ha ridotto la sua quota all’11,7% dopo aver ceduto il 15% sul mercato a novembre 2024.

L’offensiva di MPS ha ricevuto il sostegno del governo italiano, che punta a creare un terzo polo bancario in grado di competere con Intesa Sanpaolo e UniCredit. Il vicepremier Matteo Salvini ha parlato su «X» di una «giornata storica per la finanza italiana», rivendicando il ruolo dell’esecutivo nel rilancio della banca senese.