La Banca Reyl di Ginevra il prossimo anno svolgerà un ruolo importante sulla piazza finanziaria di Lugano.

Da quando è stata acquisita al 69% dal gruppo finanziario italiano Intesa Sanpaolo nel 2020, ha sviluppato un sistema europeo di gestione patrimoniale in grado di sfruttare l'enorme potenziale di mercato in Ticino.

Oltre a Ginevra e Zurigo, dove Reyl è anche rappresentata, la sede di Lugano assume grande importanza soprattutto perché qui in futuro l'attività di private banking di Intesa Sanpaolo e della sua controllata private bank Morval sarà centralizzata con quella di Reyl. I relativi accordi sono stati presi negli ultimi mesi sotto la guida di Nicolas Duchêne (foto), azionista di Reyl.

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Le autorità dei mercati finanziari italiane e svizzere hanno recentemente approvato l'alleanza, di modo che all'inizio del 2022 la nuova struttura entrerà in funzione con il marchio Reyl – Intesa Sanpaolo, come spiega Duchêne in un'intervista a finewsticino.ch.

Due sedi a Lugano

Più di 90 dipendenti lavoreranno in Svizzera, 70 dei quali in due sedi (Riva Antonio Caccia 1A e Palazzo Riforme, Crocicchio Cortogna 6) a Lugano. Gestiranno in loco un volume di fondi dei clienti di circa 6 miliardi di franchi.

Duchêne vede nella Svizzera meridionale un notevole potenziale per le attività con clienti italiani e altri clienti facoltosi: «Soprattutto per questa clientela, c'è un grande bisogno di investimenti e finanziamenti che possono offrire soprattutto le banche svizzere », mette in evidenza l’azionista della banca Reyl, sottolineando così l’importanza del Swiss Banking anche a Lugano.

Rifugio sicuro

La tempistica dell'offensiva di Reyl nella Svizzera meridionale potrebbe essere estremamente favorevole, per la tempistica: mentre in passato il Ticino fungeva principalmente da località offshore dove ricchi stranieri depositavano i loro soldi, oggi sempre più persone e famiglie benestanti si stabiliscono nella Svizzera meridionale.

Una ragione importante è la pandemia da coronavirus in corso, che ha enormemente aumentato il desiderio di un «rifugio sicuro» anche per molti svizzeri. Se negli ultimi anni il Ticino è stata una delle poche regioni della Svizzera a registrare un calo dei prezzi immobiliari, al più tardi dal 2021 è iniziata un'inversione di tendenza, come osserva anche Duchêne.

Grandi ambizioni

I progetti di Reyl devono essere visti in un contesto paneuropeo, come sottolinea ulteriormente Duchêne. Il Gruppo Intesa, secondo istituto finanziario italiano dopo Unicredit e addirittura numero uno nel private banking, nei prossimi anni punta a diventare uno dei cinque principali attori nel settore della gestione patrimoniale a livello europeo. E dallo scorso autunno, la banca svizzera Reyl funge da centrale che ora gestisce oltre 25 miliardi di franchi in fondi dei clienti.

Un'importante fonte di reddito, in questo contesto, è l'attività con gestori patrimoniali indipendenti (GPI), di cui in Ticino esiste ancora un numero superiore alla media. Alla sola Associazione svizzera di gestori patrimoniali (ASG) sono affiliate circa 110 società della Svizzera meridionale.

Attività con gestori patrimoniali indipendenti

Alla luce delle leggi e dei regolamenti recentemente inaspriti dalla Legge sui servizi finanziari (LSerFi) e dalla Legge sugli istituti finanziari (LIsFi), c’è ragione di ritenere che i singoli, in particolare gli attori più piccoli, si uniranno o cercheranno un collegamento con un istituto finanziario più grande.

In considerazione di ciò, la scorsa estate la Banca Reyl ha acquisito una partecipazione del 40% nel gestore patrimoniale svizzero 1875 Finance, che con undici miliardi di franchi in patrimoni dei clienti in gestione è uno dei più grandi GPI in Svizzera. 1875 Finance fungerà da perno per l'acquisizione di GPI. Si cercano soggetti con depositi di clienti tra uno e tre miliardi di franchi.

I cinque indirizzi all’apice in Europa

Con queste premesse, non ci sarà alcuna fusione tra Reyl e 1875 Finance. Entrambe le istituzioni opereranno con il proprio nome e realizzeranno le relative acquisizioni. Ciò dovrebbe portare l'attività di private banking di Intesa Sanpaolo Fideuram ISPB a diventare presto uno dei primi cinque indirizzi di gestori patrimoniali in Europa.

Il progetto può sembrare un po' ambizioso, ma il Gruppo Intesa ha le risorse per farlo. Con sede a Torino, l'istituto di private banking domiciliato a Milano con il marchio Fideuram, ha superato egregiamente la crisi finanziaria del 2008/09. Di conseguenza, è stato in grado di sviluppare un ambizioso piano di crescita, i cui obiettivi sono stati ripetutamente superati.

Paragonabile a UBS

Intesa Sanpaolo è quotata alla Borsa di Milano e fa parte dell'EuroStoxx 50. La società ha un totale di bilancio di circa 900 miliardi di franchi, che è abbastanza paragonabile a quello di UBS di circa mille miliardi di franchi.

Il Gruppo ha quindi i mezzi per svolgere un ruolo importante nella gestione patrimoniale europea. Alla banca svizzera Reyl si addice quindi un ruolo centrale.